Sono cresciuta accademicamente nella chirurgia oncologica, i miei maestri si sono sempre occupati di patologie oncologiche e mi hanno trasmesso la passione per il loro trattamento. Ho approfondito questa passione attraverso periodi di studio-lavoro all’estero e conseguendo un dottorato in Oncologia. Dopo il dottorato ho assunto un ruolo stabile in una grande struttura di chirurgia oncologica di provincia, pur rimanendo una chirurga generale che si occupava anche di patologia oncologica. Appena ho scoperto l’esistenza di questa Fellowship, ho fatto domanda incoraggiata dal mio primario; sentivo infatti il bisogno di approfondire le mie conoscenze di chirurgia oncologica, una specialità nella specialità.
Questo percorso mi offre l’opportunità di conoscere realtà diverse, aggiornarmi sulle ultime innovazioni, crescere scientificamente e al tavolo operatorio. Ho già avuto modo di mettere in pratica le mie conoscenze in maniera trasversale, partecipando attivamente ai gruppi multidisciplinari e arricchendo il mio bagaglio culturale. Il fine ultimo di questo percorso, tuttavia, è il benessere dei pazienti: formare giovani chirurghi e restituirli al territorio secondo i più elevati standard della chirurgia oncologica significa garantire un accesso più equo e di qualità alle cure indipendentemente dalla provenienza di ciascuno.